mariangela gualtieri
ascoltare anche ciò che manca – mariangela gualtieri
noi tutti non siamo solo
terrestri. lo si vede da come
fa il nido la ghiandaia
da come il ragno tesse il suo teorema
da come tu sei triste
e non sai perché. noi
nati, noi forse ritornati,
portiamo una mancanza
e ogni voce ha dentro una voce
sepolta, un lamentoso calco di suono ...>>
essere viva fino allo scortico – mariangela gualtieri
volevo tutte le sbandate
essere viva fino allo scortico
essere tavolo pietra bestiale essere
bucare la vita coi morsi
infilare le mani in suo pulsare
di vita scavare la vita scrostarla
sfondarla spericolarla battermi con lei fino
ai suoi sigilli.
per amore- per amore- tutto per amore
mariangela gualtieri, chioma, in fare ponte (la musica del diavolo),
testo dell’omonimo spettacolo di teatro valdoca, cesena, 2003
uno stacco d’uccello dal suo ramo – mariangela gualtieri
sento il tuo disordine
e lo comparo al mio. c’è
somiglianza. c’è lo stesso slabbro
di ferite identiche. c’è tutta la voglia
di un passo largo in una terra
sgombra che non troviamo.
sento il tuo respiro schiacciato
lo sento somigliante
ti sento piano morire
come me che non controllo
l’accensione del sangue. ...>>
carne che risplende – mariangela gualtieri
se la parola amore è
uno straccio lurido,
se non ho altra lingua per dire cosa
amo, se l’anima adesso è un ingombro
e il cielo un posto come un altro
se dormiamo e dormiamo
se il mio canto è schiacciato nel cantone
se il mio canto o il tuo, se il mio canto
se tutte le parole dei savi sono troppo
lente per questa corsa sui cocci, se anche
le bestie in quel loro morire bastonate
neppure si rivelano ...>>
come un incendio – mariangela gualtieri
non sono capace, amore, di farti un canto.
tu sei tutto di spine e di fuoco
e mi tieni lontana dal tuo cuore
pericoloso. Io non so bastarti alla gioia
e così poco così poco mi pare
t’incanto, sollevo quell’ombra scontrosa
che tu sei tutto d’amaro e furore
tu sei in urto e sperdimento
mio velocista, mio primatista del cuore
mio barbarico ragazzo di vento
mio torrente furioso
arrivi alla mia acqua quieta
con onde e sonagli e pepite d’oro.
vecchio fiume saremo un bel giorno io e te,
io acqua e tu moto, io sponda e tu vento,
io pioggia e tu lampo,
io pesce e tu guizzo d’argento
io luna riflessa, tu cielo tu spada
d’orione, tu tutto l’amore umano
che tento che tento
d’amarti per bene
mio grembo splendenza.
e tu prendimi
portami con te
come un incendio
nelle tue abitudini
di silenzio e di vento – mariangela gualtieri
gli altri sono troppi, per me.
ho un cuore eremita. sono
impastata di silenzio e di vento.
sono antica.
mi pento ogni volta che vado
lontano dal mio stare lento
nelle velocità della sera, nelle auto schizzate
di pianto. col loro buio abitacolo.
e se sfreccio a volte
sulla modesta moto, è per cantare
a gola stesa l’ultimo del paradiso ...>>
fra i miei precipizi – mariangela gualtieri
la bambina è rimasta con me.
non è mai nata.
si sbilancia fra i miei precipizi
ride forte e lenta dorme
e forte resta
resta sempre. col suo cuore
che fa cuore col mio.
la bambina di sole azzurrina
l’impercettibile che viene alla luce – mariangela gualtieri
giuro per i miei denti di latte
giuro per il correre e per il sudare
giuro per l’acqua e per la sete
giuro per tutti i baci d’amore
giuro per quando si parla piano la notte
giuro per quando si ride forte
e giuro per la parola non
giuro per la parola mai
e per l’ebrezza giuro, per la contentezza
giuro che questa terra non sta per finire
giuro che io sento a volte una gioia così grande
giuro che la gioia esiste e io la sento ...>>
ma non avremo le mani – mariangela gualtieri
sii dolce con me. sii gentile.
e’ breve il tempo che resta. poi
saremo scie luminosissime.
e quanta nostalgia avremo
dell’umano. come ora ne
abbiamo dell’infinità.
ma non avremo le mani. non potremo
fare carezze con le mani.
e nemmeno guance da sfiorare
leggere
l’innesto sbagliato – mariangela gualtieri
sto nello sfregio della notte.
senza intesa. senza accollarmi il fagotto e
salvarlo. oggi non salvo. sono io la bufera
che rovina. sono la spina, il buco, l’inciampo.
sono io l’innesto sbagliato che darà un frutticino
sgorbio. sono il relitto il rifiuto, la cosa rotta
l’urlo incenerito, la cappa che fa fumo. sono io.
la forza del non – mariangela gualtieri
chiedo la forza del tirarsi indietro
la forza d’ogni rinunciante, la forza
d’ogni digiunante e vegliante
la forza somma del non fare
del non dire del non avere del non sapere.
la forza del non, è quella che chiedo.
non non non: che parola splendida
questo non
imbattermi volevo avrei tanto voluto – mariangela gualtieri
ma ci sono mattine assai faticose di gambe che non vogliono alzarsi dal letto e fare il balletto del giorno ma ci sono mattine difficilissime con bestiole dentro che disagiano parecchio mattine con peso gravissimo peso alle spalle e al petto.
pauroso pensiero d’esser niente ne la ridente mattina che a me sembra un tetro abitacolo e questo mondo parrocchia di muffe o banca avarissima e imbattermi volevo avrei tanto voluto tanto voluto imbattermi in forme avventurose d’ animali come camoscio come aquila elegantissima ma c’erano solo cose certificate manovre che mi sfinivano con tutti quei lati di spigolo.
oh! oh! fatemi fiore, fatemi fontana che voglio dare da bere, fate me pianura larga, fate me campo, strada bellina sul mare, fate orditura dentro questo fango fate spalatura del mio inquieto inquieto dormire, fate me viale cielo mattutino cosmo spaziale che ci ha la sua ordinatura ne la perfezione millimetrica, fate me azzurrina e contenta che basta tetano interiore basta basta fate potatura di tralci e stecchi al cuore fate me fiore fiore de la contentezza specilistica de la contentezza.
bis di tutte le bellezze chiedo bis di bellezze! ...>>
ciò che non muta io canto – mariangela gualtieri
ciò che non muta
io canto
la nuvola la cima il gambo
l’offerta il dono la rovina
apparente d’acqua che tracima
di tempesta e di onde.
io canto il semplice del grano
e del pane la stessa festa che si tiene
fra le rose a maggio, la corsa
della rondine e il coraggio
dell’animale nella tana
quando gli esce il nato fra le zampe ...>>
io non ho capito e dovrei – mariangela gualtieri
io non so se l’amore sia una guerra o una
tregua, non so se l’abbandono d’amore
sia una legge che la vita cuce fino al
ricamo finale.
io non so spiegarmi l’imperturbabilità
di dio, e non mi spiego di non udire il
suo grave lamento, il suo urlo di collera o
d’amore, e non so vederlo che sono in cecità
ma vorrei sentirlo almeno piangere come piango io
guardando le facce indolorate, guardando le
facce con grave malattia terrestre,
io non so invocarlo né bestemmiarlo che
è troppo nella sottrazione e troppo
astratto per i miei chili umani. ...>>
sono senza aggettivi – mariangela gualtieri
io sono spaccata, io sono nel passato prossimo,
io sono sempre cinque minuti fa,
il mio dire è fallimentare,
io non sono mai tutta, mai tutta, io appartengo
all’essere e non lo so dire, non lo so dire,
io appartengo e non lo so dire, non lo so dire,
io appartengo all’essere, all’essere e non lo so dire
io sono senza aggettivi, io sono senza predicati,
io indebolisco la sintassi, io consumo le parole, ...>>
confuso stato di tutte le armate del me – mariangela gualtieri
confuso stato di tutte le armate del me
disordine di questi miei fanti interiori
e ussari e cavallerizze che dentro
mi scantonano il petto ...>>
solo parole e ali incerte – mariangela gualteri
ho parole stampelle, parole porte parole ali sotto i vestiti,
parole strade e fiumi parole barche affilate. ...>>
come un vegetale che si mangia la luce – mariangela gualtieri
io guardo spesso il cielo.
lo guardo di mattino nelle ore di luce ...>>
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