andre kertesz
non c’è montagna che li meravigli – rainer maria rilke
io temo tanto la parola degli uomini.
dicono sempre tutto così chiaro:
questo si chiama cane e quello casa,
e qui è l’inizio e là è la fine!
e mi spaura il modo, lo schernire per gioco,
che sappian tutto ciò che fu e che sarà;
non c’è montagna che li meravigli; ...>>
la velocità della luce – jean baudrillard
la velocità della luce protegge la realtà delle cose, infatti ci garantisce la contemporaneità delle immagini che ne riceviamo. tutta la verosimiglianza di un universo causale verrebbe meno con un cambiamento sensibile di questa velocità. tutte le cose interferirebbero in un disordine completo. tant’è vero che questa velocità è il nostro punto di riferimento, il nostro Dio, e sta per noi come un assoluto. se la luce cade in velocità relative, niente più trascendenza, niente più Dio per riconoscere ciò che ci attiene, l’universo cade nell’indeterminazione.
è quel che si produce oggi, quando, con i media elettronici, l’informazione comincia a circolare dappertutto alla stessa velocità della luce. non c’è più un assoluto a cui commisurare il resto. ma dietro a questa accelerazione qualcosa comincia a rallentare in modo assoluto. siamo forse noi che cominciamo a rallentare assolutamente.
e se la luce rallentasse fino a scendere a velocità “umane”? se ci bagnasse con un flusso di immagini rallentato, fino a diventare più lenta di noi? ...>>
forma e colore a parole e frasi – costantino kavafis
e se non posso dire del mio amore –
se non parlo dei tuoi capelli, delle labbra, degli occhi,
serbo però nell’anima il tuo viso,
il suono della voce nel cervello,
i giorni di settembre che mi sorgono in sogno:
e dan forma e colore a parole e frasi
qualunque tema io tratti, qualunque idea io dica
due mani che saltano su quaranta tasti – mario benedetti
è un peccato che tu non sia con me
quando guardo l’orologio e sono le quattro
e finisco la pagina e penso dieci minuti
e stiro le gambe come tutte le sere
e faccio così con le spalle per allentare la schiena
e piego le dita e ne ricavo menzogne. ...>>
primitivo e semplice – gabriel garcía márquez
forse, non solo per farla capitolare ma altresì per scongiurarne i pericoli, sarebbe bastato un sentimento tanto primitivo e semplice come l’amore, ma quella fu l’unica cosa che non venne in mente a nessuno
io non ci sono – charles bukowski
caddi in uno dei miei patetici periodi di chiusura. spesso, con gli esseri umani, buoni e cattivi, i miei sensi semplicemente si staccano, si stancano: lascio perdere. sono educato. faccio segno di si. fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno. questa è la debolezza che mi ha procurato più guai. cercando di essere gentile con gli altri spesso mi ritrovo con l’anima a fettucce, ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali. non importa… il mio cervello si chiude. ascolto. rispondo. e sono troppo ottusi per rendersi conto che io non ci sono.
parole molto importune – eugenio montale
l’angosciante questione
se sia a freddo o a caldo l’ispirazione
non appartiene alla scienza termica.
il raptus non produce, il vuoto non conduce, ...>>
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