amelie nothomb
scappa – amelie nothomb
non c’è tormento che resista all’espansione di sè nell’universo. il mondo sarebbe così grande per niente? la lingua dice una cosa giusta: darsela a gambe vuol dire salvarsi. se stai morendo, scappa. se stai soffrendo, datti una mossa. non esiste altra legge che il movimento.
vivrai solo consacrazioni – amélie nothomb
il ricordo ha lo stesso potere della scrittura: quando vedi la parola ‘gatto’ in un libro, il suo aspetto è ben diverso dal micio dei vicini che ti ha guardata con quegli occhi così belli. eppure, vedere la parola scritta ti procura un piacere simile alla presenza del gatto, al suo sguardo dorato posato su di te. con la memoria è lo stesso. tua nonna è morta ma il ricordo di lei la fa vivere. se riesci a scrivere le meraviglie del tuo paradiso nella materia del tuo cervello magari non trasporterai nella tua testa la loro realtà miracolosa, ma la loro forza, quella sì. oramai, vivrai solo consacrazioni. i momenti che lo meriteranno saranno coperti con un mantello di ermellino e incoronati nella cattedrale del tuo cranio. le tue emozioni diventeranno le tue dinastie.
la vera bellezza – amelie nothomb
la vera bellezza deve lasciare insoddisfatti: deve lasciare all’anima una parte del suo desiderio
sfortune – amelie nothomb
c’è gente abbastanza sfortunata da trovare l’amore della sua vita, lo scrittore della sua vita, il filosofo della sua vita, ecc. è ovvio che diventeranno dei rincoglioniti.
quel vuoto che attanaglia – amelie nothomb
era indubbio, quella gente non sognava il cibo. perché? perché non aveva fame. non aveva mai avuto fame. la mia fame non è da intendersi nel senso più ampio: se fosse stata solo fame di alimenti, forse non sarebbe stata così grave. ma esiste una fame che è solo di cibo? esiste una fame del ventre che non sia indizio di una fame più generalizzata? per fame, intendo quel buco spaventoso di tutto l’essere, quel vuoto che attanaglia, quell’aspirazione non tanto all’utopica pienezza quanto alla semplice realtà: là dove non c’è niente, imploro che vi sia qualcosa.
la vita inizia laddove inizia lo sguardo – amelie nothomb
gli occhi degli esseri viventi possiedono la più straordinaria delle proprietà: lo sguardo. nulla è più eccezionale dello sguardo. quando parliamo delle orecchie delle creature non diciamo che hanno un ‘ascoltardo’, oppure, delle loro narici, che hanno un ‘sentardo’ o un ‘annusardo’.
cos’è lo sguardo? è qualcosa di inesprimibile. nessuna parola esprime, ...>>
Pagine
oasi
- accademia degli alterati
- ali-quote
- alta fedeltà
- biblioteca di marmora
- carlo bevilacqua
- casa veronelli
- claudio maccari
- currenti calamo
- daniele pugliese
- demetrio paparoni
- edouard de' pazzi
- efrem raimondi
- elena bellandi
- fili d'aquilone
- fredo valla
- giovanni presutti
- graziano spinosi
- ilibrisonoviaggi
- juan vicente piqueras
- locus solus
- massimo gezzi
- massimo rocchi
- paolo nori
- pietro spirito
- semicerchio
- stefano tesi
- teatro valdoca
- the poetry project
- traindogs