come una superficie che un battello ferisce – vicente aleixandre
il tuo cuore gemello del mio,
alta roccia da cui una breve figura
muove le braccia che quasi non vedo, ma che odo;
invisibile punto dove una tosse o un petto ancora anelo
giunge quasi sia l’ombra delle braccia perdute.
il tuo cuore gemello come un uccello in terra,
come la palla in fuga che ha piegato le ali,
come due labbra sole che ieri sorridevano…
una magica luna colore di basalto
esce di dietro il monte come una spalla nuda.
era di piuma l’aria, la pelle la si udiva
come una superficie che un battello ferisce.
da poesia 278
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